Liberazione

Questa Europa e l'altra da costruire, democratica e sociale

Vincenzo Accattatis

3 aprile 2005

Secondo l'ultimo sondaggio, il 55% dei francesi è orientato a dire no al referendum sul trattato costituzionale europeo. Quale significato ha questo orientamento? Un grave significato per gli euroentusiasti: più i cittadini europei si rendono conto della portata liberista di questa Europa e più la rifiutano. I francesi hanno una tradizione di politica sociale, di politica di piano e non possono essere d'accordo con l'Europa liberista che crea sempre più disoccupazione mentre dice di combatterla; che predica il taglio al "welfare state" che è, precisamente, la politica sociale europea.
Un no dei francesi al prossimo referendum avrebbe un preciso significato per questa Europa. Questa Europa non può essere accettata, occorre costruire un altro tipo di Europa, occorre cambiare l'asse di riferimento: non il libero mercato ma il benessere delle popolazioni, non l'Europa delle élites ma dei popoli.

Purtroppo il popolo italiano non è chiamato a dire che cosa ne pensa del trattato costituzionale europeo, della moneta unica, del patto di stabilità, fortunatamente in via di disgregazione. In via bipartisan, in Camera dei deputati deserta, la maggioranza dei parlamentari italiani ha detto sì a questo trattato costituzionale europeo nettamente liberista. E' la pura e semplice verità. La famosa Carta dei diritti fondamentali, ora seconda parte del trattato costituzionale, è stata già fortemente ridimensionata. Nell'Unione europea i liberisti prevalgono. Questa la verità che non può essere occultata. Se i francesi diranno di no rafforzeranno le speranze della sinistra europea, quella autentica, che per nulla vuole distruggere l'Unione europea (saremmo nelle mani dai falchi americani), ma vuole un'Unione europea veramente democratica e sociale, non a chiacchiere. Il deficit democratico europeo è oggi vistoso e resta vistoso nonostante il trattato costituzionale europeo in via di ratifica o di bocciatura.

La Francia guida l'Unione europea ma deve essere tenuta accuratamente sotto controllo, visto il suo passato bonapartista ed il suo attuale dominio gollista. I socialisti sono divisi. Hanno ragione coloro che dicono no a questo trattato costituzionale. La Francia ha ottime tradizioni socialiste ma ha anche pessime tradizioni. Il bonapartismo è una pessima tradizione. Al bonapartismo risale l'autoritarismo moderno europeo. L'imperialismo è un'altra pessima tradizione strettamente associata al bonapartismo. Lo sciovinismo è una pessima tradizione associabile al bonapartismo ed al gollismo. La disinvoltura rispetto alla "rule of law" è un'altra pessima tradizione.

La Francia è il paese leader dell'Unione europea e va bene ma deve essere tenuta accuratamente sotto controllo.

La sinistra deve essere iperpresente in Europa perchè vi sia effettivamente un'Europa sociale nei fatti e non a chiacchiere. Perchè vi sia un'Europa democratica.

Cittadini europei bene informati devono decidere sull'Europa non le élites europee in segreto o in parlamenti deserti.

I mass media europei in stragrande maggioranza non informano. Disinformano. La sinistra deve impegnarsi al massimo per informare. La democrazia cresce così oppure regredisce.